La Vigilia di NATALE al BOSCO

Lo scorso giovedì 24 dicembre, in occasione della vigilia di Natale, gli alpini delle sezioni di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso e Valdobbiadene hanno lasciato per qualche ora le loro calde abitazioni, i profumi del cenone, i festoni e le luci dei loro paesi addobbati a festa per andare a cercare il vero spirito del Natale in un luogo di silenzio, il Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino.

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Alla presenza di oltre 500 penne nere, con il presidente nazionale Sebastiano Favero in prima linea si è svolta una cerimonia semplice ma dall’alto valore simbolico, che ha finito con il commuovere tutti. Nel mezzo del memoriale, ai piedi dell’altare sono state lette due lettere di Natale dal fronte, parole struggenti di chi sa che la fine è imminente e prima di lasciare la branda per un ultimo assalto, pensa al Natale, al focolare di casa, agli affetti che non potrà più rivedere.

 

Silenzio assoluto, tanta commozione e pelle d’oca pensando a quei poveri ragazzi, alla loro vigilia di Natale, a tante vite spezzate per difendere la patria, per dare alle future generazioni un mondo migliore. Il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero ha ricordato come sia abitudine degli alpini donarsi per gli altri, in tempo di pace come in tempo di guerra.

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La lettura delle lettere dal fronte è stata intramezzata dai canti della tradizione eseguiti dal coro alpino Col di Lana. In chiusura non poteva mancare la preghiera dell’alpino, letta del presidente della sezione di Vittorio Veneto Angelo Biz. E poi prima di lasciare il bosco vin brulé e scambio degli auguri, con la sensazione che quelle vite spezzate ricordate da una lapide non saranno mai sole, ma entreranno con il Natale nelle nostre case.

 

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